25 Set San Giuda Taddeo
Chi era San Giuda Taddeo?
San Giuda Taddeo è una figura affascinante e misteriosa della storia cristiana. Poco conosciuto rispetto ad altri Apostoli, ha portato sulle spalle il peso di un nome ingombrante: Giuda. Questo nome lo ha oscurato a causa dell’associazione con Giuda Iscariota, il traditore di Gesù. Tuttavia, San Giuda Taddeo, il cui soprannome “Taddeo” significa misericordioso, generoso e amabile, è in realtà considerato uno degli Apostoli più dolci e devoti a Cristo, al punto da diventare il Santo dei disperati, il patrono di coloro che si trovano in gravissime difficoltà e si rivolgono a lui con fede.
San Giuda era cugino di Gesù, sia da parte di San Giuseppe che di Maria. La sua madre, Maria di Cleofa, era infatti cugina della Vergine Maria, rendendo Giuda Taddeo strettamente legato alla famiglia di Cristo. Cresciuto a Nazareth, ha trascorso gran parte della sua infanzia con Gesù, tanto che San Marco, nel suo Vangelo, lo descrive come uno dei “fratelli” di Cristo. Questo termine, comune nella cultura semitica per indicare anche stretti parenti, sottolinea la vicinanza fisica ed emotiva tra Giuda Taddeo e Gesù.
Un dettaglio interessante, ma meno noto, della vita di San Giuda Taddeo riguarda il suo possibile ruolo nelle nozze di Cana. Secondo una tradizione riportata da uno studioso greco del XIV secolo, sarebbe stato lui lo sposo di quel famoso matrimonio, dove Gesù compì il suo primo miracolo, trasformando l’acqua in vino. Questo lo porrebbe al centro di uno degli episodi più iconici della vita di Cristo.
San Giuda Taddeo appare anche in un momento cruciale del Vangelo di Giovanni: durante l’Ultima Cena, è lui a porre a Gesù la domanda: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi e non al mondo?». Questo episodio lo lega profondamente al mistero della rivelazione di Cristo ai suoi discepoli. San Giuda è inoltre riconosciuto come autore della lettera canonica che porta il suo nome, un testo presente nel Nuovo Testamento, che invita i cristiani a perseverare nella fede.
La missione di evangelizzazione di San Giuda Taddeo lo portò in molti territori: Giudea, Mesopotamia e Persia. Durante i suoi viaggi, è raccontato che portasse con sé una sacra immagine di Cristo. Questo ritratto di Cristo, che si sarebbe formato miracolosamente, fu mostrato al re Abgar, un episodio che arricchisce la leggenda di San Giuda Taddeo. Secondo alcune interpretazioni moderne, questa immagine potrebbe essere associata alla Sacra Sindone, oggi conservata a Torino, ma traslata inizialmente a Costantinopoli e persa dopo il saccheggio della città durante la Quarta Crociata.
San Giuda Taddeo fu martirizzato per la sua fede, e le sue spoglie sono ora custodite nella Basilica di San Pietro, a Roma, dove è venerato come un grande apostolo e intercessore. La sua figura, spesso avvolta nell’ombra di altri santi più noti, continua a suscitare devozione e ammirazione per la sua profonda vicinanza a Cristo e per la sua capacità di ispirare speranza nei momenti di disperazione.