La medaglia di san Michele Arcangelo

La medaglia di san Michele Arcangelo

 

Chi era San Michele Arcangelo?

 

San Michele, “chi come Dio?”, è capo supremo dell’esercito celeste, degli angeli fedeli a Dio. Antico patrono della Sinagoga oggi è patrono della Chiesa, che lo ha considerato sempre di aiuto nella lotta contro le forze del male.

San Michele è un arcangelo venerato nell’Ebraismo, nel Cristianesimo (eccetto nell’Avventismo) e nell’Islam. Nella tradizione della Chiesa Cattolica Romana, della Chiesa Ortodossa, della fede Anglicana e Luterana, è onorato come “San Michele l’Arcangelo” o più brevemente “San Michele”. Nelle Chiese Ortodosse Orientali e Ortodosse, è conosciuto come “Tassiarca Arcangelo Michele” o semplicemente “Arcangelo Michele”.

L’attribuzione diretta del titolo di santo, che trova le sue radici nell’Antico Testamento, non è universalmente accettata da tutte le confessioni religiose. Tuttavia, il nome Michele (di origine ebraica e di significato teoforico) è uno dei pochi menzionati nella Bibbia con il titolo di arcangelo, insieme a Gabriele e Raffaele.

Le prime menzioni del nome Michele risalgono a opere della letteratura giudaica del II e III secolo a.C., spesso di genere apocalittico, dove è descritto come il capo degli angeli e degli arcangeli, nonché il custode di Israele. Il Cristianesimo ha conservato gran parte di questi attributi nella sua tradizione.

La Chiesa Cattolica celebra la solennità dei tre santi arcangeli il 29 settembre: san Michele Arcangelo, san Gabriele Arcangelo e san Raffaele Arcangelo. Inoltre, san Michele è venerato in date speciali che non fanno parte del calendario liturgico comune, come l’8 novembre, l’8 maggio, il 6 settembre, il 16 ottobre e la terza domenica di Pasqua.

L’8 maggio del 490 d.C., ad esempio, si ricorda l’apparizione di san Michele a san Lorenzo Maiorano, vescovo di Siponto, nella grotta sul Gargano, un evento che portò alla diffusione della devozione a san Michele in tutta Europa.

La Bibbia menziona Michele come arcangelo in vari passi, tra cui Gd 9, Ap 12:7, Zc 13:1-2. Egli è descritto come difensore degli amici di Dio in Dn 10:13.21 e protettore del suo popolo in Dn 12:1. Nell’Apocalisse di Giovanni, l’arcangelo Michele è protagonista nella seconda guerra celeste tra la donna (Maria, madre di Gesù) e il drago.

Secondo la profezia, alla fine dei tempi, san Michele suonerà la tromba annunciando il gran giudizio finale. Dopo aver riassunto tutto in Cristo, il Regno dei Cieli sarà riconsegnato da Gesù Cristo a Dio Padre per l’eternità.

Inoltre, san Michele è il celeste protettore dell’Ordine dei Minimi di San Francesco di Paola. La sua figura è venerata e rispettata in molte tradizioni religiose in tutto il mondo.