09 Set Le Icone
Un’icona, un’opera sacra dipinta su una tavola, è una testimonianza preziosa della fede cristiana.
Il termine stesso, “icona,” ha una radice etimologica che risale all’antica lingua greca, “εἰκόνα” (eikóna), che significa “essere simile” o “apparire.”
L’evoluzione dell’iconografia cristiana ha portato all’emergere dell’icona come la conosciamo oggi intorno al V secolo. Sebbene ci fossero delle icone precedentemente, in particolare durante il periodo dell’Imperatore Costantino I, molte di esse furono distrutte durante la controversia iconoclasta. Questo conflitto riguardava la preoccupazione che i fedeli potessero adorare l’immagine stessa invece di chi era raffigurato. In seguito, divenne accettabile raffigurare Cristo, poiché si era incarnato in forma umana e la tradizione cristiana aveva già prototipi di ritratti di Gesù e Maria, come il Mandylion, la Sindone e i ritratti della Vergine attribuiti a San Luca. Nel 1453, quando l’Impero Romano d’Oriente cadde, i Greci e i popoli balcanici continuarono a produrre e diffondere queste raffigurazioni sacre come parte integrante della loro cultura e tradizione.
Nella Chiesa bizantina, le icone assumono un significato particolare. Non sono semplici ritratti realistici, ma rappresentazioni ideali e atemporali. La creazione di un’icona coinvolgeva non solo il processo pittorico, ma anche la preparazione dei materiali, la disposizione e il luogo in cui l’opera sarebbe stata collocata. L’icona comunica un messaggio teologico attraverso il suo linguaggio iconico, spesso creato da un monaco artista.
Dalla tradizione ortodossa russa sono emersi schemi iconografici principali, tra cui il Cristo Pantocratore in trono, la Vergine Maria Orante con o senza il Bambino Gesù, la Madre di Dio Hodighitria (Colei che indica la retta via) e la Madre di Dio Eleusa (Immagine della tenerezza). Queste icone erano spesso circondate da apostoli, angeli, santi e martiri.
Oltre a raffigurare figure sacre, le icone potevano anche rappresentare scene dell’Antico e del Nuovo Testamento, il martirio dei santi, il giudizio finale e concetti mistici complessi. Inoltre, alcune icone fungevano da calendari liturgici, raffigurando tutte le festività dell’anno.
Gli artisti delle icone utilizzavano una varietà di materiali, tra cui legno di tiglio, larice o abete, come supporto per le loro opere. Le icone erano spesso incorniciate, creando una distinzione tra il mondo terreno e quello divino. La tecnica di pittura coinvolgeva strati di colla di coniglio e gesso, seguiti da una superficie levigata per accogliere la pittura. I colori erano ottenuti da sostanze naturali o minerali e venivano applicati con cura per creare effetti tridimensionali.
Ogni icona era considerata un’opera di Dio stessa, realizzata attraverso le mani dell’artista. Pertanto, era raro trovare il nome dell’artista sull’icona stessa. I volti dei santi raffigurati erano chiamati “liki,” volti che si trovavano al di fuori del tempo, trasfigurati e liberi dalle passioni terrene.
Oggi, le icone che offriamo nel nostro negozio sono repliche artistiche artigianali di diverse opere. Ogni replica è realizzata con la massima attenzione ai dettagli originali, compresi cromatismi, usura del tempo e altri effetti. Ogni manufatto è unico, con caratteristiche uniche come screpolature, abrasioni e pennellate materiche, che conferiscono loro originalità e qualità.